TESTIMONIANZE

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"I ribelli hanno prima ucciso tutti gli adulti, poi hanno raggruppato noi bambini e ci hanno mozzato le mani con il machete", Adama Sumanh, 30 anni, di Kambia District, Sierra Leone
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Quando aveva 8 anni, i ribelli hanno assaltato il suo villaggio, sparando su case e persone e generando un fuggi fuggi generale. I ribelli hanno poi ucciso tutti gli adulti che non erano riusciti a rifugiarsi nella jungla: Adama ha assistito impotente all’uccisione dei suoi genitori e di tutte le persone che conosceva del villaggio. Dopodiché, i bambini sono stati raggruppati e ad ognuno è stata amputata la mano con un machete. Erano circa una ventina di bambini, alcuni sono morti dissanguati, altri non si sa se siano sopravvissuti: Adama è stata soccorsa da suo fratello maggiore, che era riuscito a scappare dal villaggio.

Adama è adesso mamma di una bambina di 10 anni e fa parte della squadra di calcio del Single Leg Amputee Sport Association SLASA, nella quale gioca nel ruolo di portiere. Durante la missione di SwissLimbs, ha ricevuto una hand-tool e le è stata anche ordinata una mano cosmetica che si abbini alla sua tonalità di pelle. Instagram Linkedin YouTube Email